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Spazio Arrivabene 2 Blog

  /  Eventi   /  Ed io tra di voi

Marzo-Aprile 2025
27 Febbraio-05 Aprile 2025
debutto inaugurale 1 Marzo 2025

Autori in collettiva

Bottoli-Bravi-Ciroli-Heidrzarade-Levati-Levi-Moretti-Padovani-Pauletti-Pintado-Sannai-Treppo

 

Un progetto che si sviluppa attorno a linguaggi espressivi differenti messi a confronto, rivelando prospettive comuni, convergenze o totali divergenze, rafforzando il senso stesso dell’agire artistico. Nella disposizione o “stratificazione” di autori, già presentati in passato negli spazi della galleria, la rappresentazione si pone come obbiettivo quello di attivare molteplici livelli di lettura in una sorta di poetico leitmotiv inclusivo.

Da una parte si esalta l’inevitabile unicità che caratterizza ogni singola ricerca artistica, dall’altra suggerisce un punto d’incontro tra i diversi artisti coinvolti: l’analisi del reale, lo studio di una tecnica, il delicato lavoro di archivio e di raccolta di testimonianze. A ciò si aggiunge la necessità di spingere l’osservatore a non fermarsi al primo sguardo, un invito a comprendere un’altra scena, quella dell’arte fotografata non meno interessante e forse più scomoda, nascosta tra le pareti o tra le opere stesse, “Ed io tra di voi” riflesso personale dell’arte allo specchio.

Le opere di Bottoli, Bravi, Ciroli, Heidrzarade, Levati, Levi, Moretti, Padovani, Pintado, Sannai, Treppo, si dispongono in un racconto visivo fatto di segni, forme e supporti fisici capaci di sviluppare, per chi le osserva, una successione di stati emotivi, di riflessioni sulla molteplicità di contenuti espressivi pronti a diventare chiavi d’accesso a mondi paralleli dove poter trovare punti di contatto. E se l’arte, quella vera, ha come unico scopo finale quello di produrre catarsi, ecco che la successione delle immagini fotografiche che rappresentano alcune delle opere esposte, riattivano quella funzione che nell’arte si è assopita o completamente decaduta della memoria visiva avvenuta proprio con l’avvento della fotografia.

Ecco che i modellati in polpa di cellulosa di Ciroli si mescolano con le opere su carta di Moretti e Pintado, i vasi scultura di Treppo si accordano con la matericità leggera di Pauletti e la “mirabìlia” di Padovani, la ricerca dello spazio attraverso il colore di Sannai con le fragilità delle tessiture in carta di Levati. Per poi concludere con il segno deciso di Levi che irrompe nella raffinata composizione di Bravi.

E poi tra di loro le immagini fotografiche di Bottoli che allargano il campo percettivo dove le opere si rimettono in gioco diventano soggetto di nuovi paesaggi.

 


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